STEP #28 - La sintesi finale
E' giunto il momento di ripercorrere dall'inizio questo viaggio alla scoperta della Macchina di Atwood.
Questo strumento poco conosciuto dalla maggioranza si è rivelato ad ogni step sempre più interessante.
La macchina di Atwood, inventata nel 1784, prende il suo nome dal suo creatore George Atwood, un matematico e famoso giocatore di scacchi vissuto tra il 1745 e il 1807 [STEP 01] [STEP 09].
La macchina fu costruita con lo scopo di verificare le leggi del moto con accelerazione costante [STEP 04] [STEP 05]. Nel corso dei secoli furono diversi i costruttori che produssero questa macchina, tra questi Mariano Pierucci nel XIX secolo era molto rinomato per la sua capacità nella costruzione di strumenti scientifici [STEP 11]. Molti furono anche gli esemplari di Macchine di Atwood restaurate: la più famosa di tutte è quella conservata al Museo di Fisica della Sapienza di Roma. Questa macchina fu restaurata e marchiata dai Luswergh, una famiglia della seconda metà dell'Ottocento [STEP 20].
Ma com'è fatta la Macchina di Atwood?
Questo strumento oggi molto diverso dall'originale era alto più di due metri ed era composto da due parti principali: la colonna in legno e la puleggia in ottone [STEP 02] [STEP 03] [STEP 26] [STEP 08].
Nel corso dei secoli attraversi brevetti e nuovi studi [STEP 17] la forma di questo strumento è stata semplificata e alleggerita per renderlo più facile da utilizzare, specialmente in ambiente scolastico dove viene usato oggi [STEP 16]. E' stato interessante scoprire come usare correttamente la Macchina di Atwood moderna attraverso la scoperta delle normative [STEP 23] e l'utilizzo un dettagliato manuale d'uso che passo per passo guida l'utente nel montaggio e nell'utilizzo dello strumento [STEP 22].
Essendo la Macchina di Atwood uno strumento poco utilizzato e poco conosciuto, come evidenziato dai grafici presi da Ngram Viewer [STEP 24], non esiste un vero e proprio simbolo che la rappresenti, in particolare se pensiamo alla versione ideata dall'autore. Ho creato così un simbolo che potesse rappresentare la macchina mantenendo la sua bellezza originale [STEP 06].
La scienza su cui si basa la Macchina di Atwood, come riportato nella tassonomia dello strumento [STEP 14], è direttamente derivata dai Principi della dinamica di Newton, uno dei matematici più importanti della storia [STEP 04] [STEP 05].
E' proprio attorno a lui, Isaac Newton, che è stato interessante ricercare i francobolli [STEP 18] e in particolare riscoprire il famoso mito della mela che cadendogli sulla testa gli fece pensare all'esistenza della gravità. Ma come affrontato in precedenza, dalle testimonianze dell'epoca sembra che i fatti non furono andati così, anzi sembra che questo evento non fosse mai accaduto[STEP 07].
Per quanto riguarda aspetti di impronta umanistica, è stato particolarmente interessante riscoprire questo strumento sotto punti di vista nuovi: nei libri [STEP 10], nel cinema [STEP 12], nei fumetti [STEP 21] e infine nella pubblicità [STEP 13].
Solo nel cinema, in un episodio di ''MacGyver'', è stato possibile ritrovare un problema matematico riguardante esattamente la Macchina di Atwood e vedere come l'uso di questa macchina si possa effettivamente applicare alla realtà, quindi non solo come strumento scolastico [STEP 12].
Al contrario nei fumetti allacciarsi alla nozione di equilibrio è stato un modo per affrontare il tema della macchina sotto una luce nuova e creativa [STEP 21].
Per quanto riguarda la pubblicità è stato possibile trovare solo immagini provenienti da cataloghi scientifici d'epoca, niente di strettamente creato per il pubblico, essendo la macchina strumento per lo più dimostrativo [STEP 13].
Alcuni esercizi come l'abbecedario [STEP 19], la ricerca di numeri significativi [STEP 15] e infine la creazione di una mappa concettuale [STEP 27] sono stati particolarmente di supporto per giungere ad una conoscenza più approfondita dello strumento: infatti andando a esplorare ambiti non sempre strettamente collegati con lo strumento, è stato possibile conoscere meglio la Macchina di Atwood e ciò che la riguarda.
In particolare la creazione di una mappa concettuale è stato un esercizio conclusivo di estrema importanza, infatti attraverso la mappa è possibile trarre le informazioni principali acquisite durante questi mesi di ricerca sullo strumento [STEP 27].
In conclusione vorrei sottolineare come la scelta di oggetti per me importanti, sia a livello emotivo, sia a livello di utilità pratica, è stata di grande ispirazione. Spesso tutti quegli oggetti che fanno parte della nostra quotidianità vengono dati per scontati, la verità è che questi oggetti sono parte di noi e della nostra persona passata, presente e futura. [STEP 25]
sitografia
tutte le fonti sono state elencate nei post
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